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RAVENNA: TESSERE DI STORIA
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Piazzetta Andrea Costa

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La piccola piazza Andrea Costa deve il suo fascino al Mercato Coperto, opera eclettica del 1922 di Eugenio Baroncelli, che funge da sfondo scenografico a questo spiazzo. Di fronte al mercato c’è la chiesa di San Domenico, con la sua facciata incompiuta, costruita nel 1269 e ristrutturata nel 1703 da Giambattista Contini. La chiesa, dalla caratteristica volta a botte, conserva al suo interno un Crocifisso duecentesco che, ritraendo i piedi, sfuggì miracolosamente al rogo scoppiato durante il sacco di Ravenna del 1512. Nella chiesa si conserva anche la tomba del principale pittore manierista ravennate, Luca Longhi.
A sinistra della piazza è la Casa Matha (origine del nome ignoto) sede della prima corporazione di lavoratori della storia, la schola piscatorum, nata nel X secolo e attiva finché le bonifiche attorno alla città cancellassero le lagune che caratterizzavano i dintorni.
Dalla piazzetta si può scorgere anche il campanile quattrocentesco di San Michele Africisco. All’angolo, Casa Manzoni è un bell’esempio di dimora nobiliare rinascimentale ravennate, con molte ascendenze derivanti dall’architettura veneta.

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