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Capanno Garibaldi
XIX secolo
Il 6 agosto 1849, due giorni dopo la tragica scomparsa della moglie Anita, Giuseppe Garibaldi, braccato dagli austriaci, trovò rifugio in un piccolo capanno alle soglie della Pineta di San Vitale.
L’attuale edificio è una ricostruzione di quella capanna, rifatto con la volontà di raccontare una pagina drammatica della storia del nostro paese. Il capanno è gestito dalla Società Conservatrice, società fondata nel 1879, con lo scopo preciso di conservare questo edificio.
Sono molte le attività svolte dalla Società intorno al capanno, le più affascinanti sono sicuramente le rievocazioni storiche delle tremende battaglie combattute nella zona, durante il turbolento anno del 1949.
