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RAVENNA: TESSERE DI STORIA
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Monastero e biblioteca Classense

via Baccarini 3

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Fondato nel 1515 dai monaci camaldolesi di Sant’Apollinare in Classe, al monastero si accede tramite un bel portale rinascimentale realizzato nel 1523, e che conduce a un chiostro concluso dalla facciata settecentesca di Giuseppe Antonio Soratini. Un passaggio porta ad un secondo chiostro, più grande e luminoso, opera del toscano Giulio Morelli, realizzata tra il 1611 e il 1620. Dalla facciata, invece, si accede al refettorio, preceduto da lavabi scolpiti che inquadrano un portale manierista sostenuto da telamoni, in cui si apre la porta, opera d’intaglio del 1581 di Mario Peruzzi.
Nell’archivio comunale, uno scalone porta all’Aula Magna, dove si possono ammirare gli stucchi di Antonio Martinetti e i dipinti di Francesco Mancini, oltre all’arredamento di gusto rococò.
La biblioteca Classense, una delle principali della Romagna, ospita oltre 600.000 volumi, con alcuni libri molto antichi e dall’assoluto valore, come il fondo dantesco, le undici commedie di Aristofane risalenti al XI secolo, e l’Hypnerotomachia Pophili, visionario libro illustrato stampato nel 1499 dal celebre Aldo Manuzio.

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